Mentre a Trento i vertici societari ricevevano l’ambito e meritatissimo premio assegnato all’Ape dall’associazione “Amici di Gianni Brusinelli”, nella palestra di Avio i ragazzi di coach Peppe Corcione cercavano di iniziare nel migliore dei modi l’anno nuovo contro l’ostica Maia Merano, mix di giovanissimi e autentici marpioni del basket del Passirio. Infatti l’inizio del match ha confermato che sul parquet bisogna scendere da subito con anima e corpo e non solo col pensiero! I nostri avversari col passare dei minuti sembravano fenomeni semplicemente perché le api vagavano per il campo con le idee molto confuse e sbagliando meticolosamente ogni cosa: dai passaggi, ai tiri da sotto, ai liberi, alle marcature in difesa e sotto i tabelloni. Quindi i primi due quarti li hanno trascorsi ad inseguire le lepri meranesi che già pregustavano un ricco bottino e due punti in più in classifica. Poi all’improvviso, a 1’17” dal termine del secondo quarto, una polvere magica è scesa sugli imbambolati atleti di coach Peppe e per gli avversari è stata notte fonda! L’inerzia del match è totalmente cambiata e, andati al riposo in testa dopo un recupero prodigioso, i brutti anatroccoli aviensi, diventati e rimasti cigni, hanno regalmente condotto in porto la contesa senza soverchi affanni. Una prestazione, quella della seconda parte del match, da vera squadra e in aperto contrasto con l’atteggiamento precedente, tanto da far sorgere il dubbio: “Qual è la realtà?”. A coach Peppe e ai prossimi avversari dell’Olimpia Bolzano la risposta. Forza Ape siempre!!!